Annunciata oggi in apertura di TUTTOFOOD la nuova partnership fra la manifestazione e Filiera Italia. “Per realizzare qui a Milano un vero e proprio hub dell’agroalimentare – ha detto Luigi Scordamaglia consigliere delegato della fondazione – un’esposizione internazionale che sostituirà, siamo certi, altre fiere di altri Paesi, perché questa è non solo una incredibile città in un’incredibile regione, ma la porta di ingresso a un incredibile Paese fatta di territori, filiere, tradizioni e competenze uniche”.
Parte da qui la nuova corsa del settore “come filiera agroalimentare italiana ci siamo dati una serie di obiettivi di ripartenza ambiziosi – prosegue Scordamaglia – raddoppiare il nostro export Made in Italy e arrivare a 100 miliardi in 10 anni”. E i numeri sembrano dare manforte a questi propositi. Il periodo gennaio-luglio 2021, infatti, registra un export di 22.714,9 milioni di euro, con aumento tendenziale del +10,2%, quasi allineato al +10,4% di gennaio-giugno. Dato ancora più incoraggiante, la crescita del saldo attivo import/export livello agroalimentare, il saldo attivo raggiunge i 2.064,6 milioni, in quasi raddoppio (+87,5%), su quello registrato nel gennaio-luglio 2020. “Il mondo vuole Made in Italy” dice il consigliere delegato e i trend di esportazione extra europei lo confermano: oltre alla spinta degli USA che segnano +15%, ci sono alcuni mercati dell’estremo Oriente, come la Cina (+45,8%), affiancata dalla Corea (+49,1%), dal Vietnam (+26,6%) e, nonostante le sanzioni, spicca la Russia, con un +24,8%. “Ma per quanto il nostro Made in Italy cresca, l’Italian sounding cresce esponenzialmente di più, sfiorando i 100 miliardi, il doppio del nostro export regolare, con 300.000 posti di lavoro rubati”, sottolinea Scordamaglia. “Serve un modo nuovo di raccontare l’agroalimentare italiano all’estero – continua il consigliere delegato – perché sempre di più quello che dovremo raccontare non sarà solo la qualità dei nostri prodotti e dei i nostri marchi, ma sempre più la filiera autentica che sta dietro, i nostri territori di straordinaria bellezza, il modello di sostenibilità vera competitiva della nostra produzione”. “Un modo nuovo di raccontarsi che è il motivo della partnership tra Filiera Italia e TUTTOFOOD – dice ancora Scordamaglia – in cui il momento dell’esposizione diventa non un insieme di stand ma una porta di ingresso alle meraviglie delle nostre filiere, un tutt’uno con le nostre aziende, con i nostri campioni nazionali. L’innovazione dei nostri giovani agricoltori e delle nostre aziende”. E conclude il Consigliere: “Non è più tempo di guerra tra poveri, bisogna fare sistema tra tutte le componenti di una stessa filiera e tra tutte le fiere di uno stesso settore. Per competere su mercati sempre più globali non c’è più spazio per provincialismi”.