Facendo seguito alle disposizioni precedentemente comunicate e valide (misure formalizzate dalle Autorità del Giappone e Taiwan), si confermano alcuni aggiornamenti in merito all’export verso i seguenti Paesi Terzi.
Riconoscono la regionalizzazione gli Stati Uniti d’America, e quindi le certificazioni sia per ASI (attestazione sanitaria integrativa), sia per carni e prodotti potranno essere rilasciate rispettando alcune indicazioni generali: l’ASI può essere sottoscritta solo al di fuori dalla zona infetta italiana individuata dall’Ue; le certificazioni per l’export e pre-export di carni e prodotti non rientranti nella zona infetta definita, possono essere sottoscritte. A tal proposito, si ricorda che gli stabilimenti di produzione interessati devono essere localizzati al di fuori della zona infetta.
Inoltre, in merito agli scambi commerciali con la Repubblica Popolare Cinese, dal momento che non è stata riconosciuta la regionalizzazione, non è previsto il rilascio del certificato sanitario per carni e prodotti derivati.
Non si confermano ancora sospensioni per l’export verso la Corea del Sud, pertanto restano applicabili le disposizioni sopraelencate relative al rilascio dell’ASI e delle certificazioni per l’export e pre-export di carni e relativi prodotti trasformati non rientranti nella zona infetta.
Infine, ad eccezione dei suini soggetti a trattamenti termici (ad 80°C sull’intero prodotto e prodotti trattati con trattamento termico Fo 3 confezionati in contenitore ermeticamente sigillato), ha sospeso l’esportazione di tutti i suini la Serbia. Si attendono, tuttavia, ulteriori aggiornamenti a seguito delle valutazioni delle Autorità serbe.