Commercio estero – Filiera Italia: “Export da record, cresce commercio con USA e Cina”

Un’altra performance da record per il nostro Made in Italy alimentare”, così Luigi Scordamaglia commenta i dati Istat sul commercio estero che vedono il “food and beverage” italiano crescere a luglio di oltre il +15% luglio 2024 su luglio 2023,  il doppio rispetto alla media generale. Continua la spinta propulsiva degli USA la cui domanda di prodotti agroalimentari italiani cresce a luglio 2024 del +30% sul 2023. “Un dato non da poco se pensiamo che la piaga dell’italian sounding, prodotti che rimandano ingannevolmente a un’italianità che non posseggono, negli Stati Uniti vale l’80% dei prodotti venduti come italiani”.
Guardando ai primi sei mesi del 2024 sullo stesso periodo del 2023, interessante notare la performance del settore particolarmente buona in Paesi come la Cina, che segna nel semestre una spinta del +15,6% seppure il valore assoluto rimanga basso rispetto alle potenzialità del mercato. “Già durante il business forum Italia – Cina della scorsa settimana, commenta Scordamaglia, abbiamo sottolineato l’importanza che quel Paese riveste per il nostro export e condannato la pratica dei dazi e contro-dazi, che rischia di minare un importante sbocco per i nostri prodotti”.  Non solo Cina, però, meritano una menzione anche Corea (+17,7%), Croazia (+20,1%) e Brasile (+20,9%). In ripresa si conferma la Russia, con un +20,3% che doppia  il -12,2% del 2023. Bene sui sei mesi anche l’Ucraina, con un +20,5%.
“Gli ultimi dati tracciano una direzione verso cui spingere, dopo il 64 miliardi di euro, record storico segnato l’anno scorso dal nostro export – conclude Scordamaglia – se il trend restasse questo potremmo ambire a un ulteriore crescita, senza dimenticare la necessità di misure urgenti che possano dare un po’ di respiro al commercio interno che è ancora in stallo”.

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