Legislazione

COMMISSIONE UE: LA NUOVA PROPOSTA DI RIDURRE I LIMITI DI MICOTOSSINE PER I MANGIMI E’ INSOSTENIBILE PER L’INTERA FILIERA CEREALICOLA E ZOOTECNICA

La Commissione europea ha recentemente presentato una bozza di proposta di modifica delle raccomandazioni 2006/576/CE e 2013/165/UE relativamente ai valori di riferimento per deossinivalenolo, zearalenone, ocratossina A, tossine T2 e HT2 e fumonisine nei mangimi.
In particolare, l’iniziativa legislativa prevederebbe che gli Stati membri debbano garantire che gli operatori del settore dei mangimi – nel valutare l’accettabilità delle materie prime per mangimi e mangimi composti per l’alimentazione animale – applichino nuovi valori vincolanti, notevolmente più bassi dei valori guida finora previsti (con picchi di riduzione superiori all’80% come per le fumonisine nel mais).
Pur condividendo l’obiettivo di garantire elevati standard di alimentazione per gli animali allevati, come Filiera Italia e Coldiretti, insieme a Legacoop agroalimentare, abbiamo prontamente segnalato al Ministero della Salute e dell’Agricoltura come la riduzione dei livelli generali delle micotossine previsti dalla proposta non sia fattibile, né dal punto di vista tecnico né da quello economico, in quanto basata su un’interpretazione dei pareri dell’EFSA non adeguata e senza prevedere un’accurata valutazione d’impatto sull’intera filiera. In particolare, tale applicazione comporterebbe una riduzione della capacità di approvvigionamento delle materie agricole cerealicole nazionali ed un conseguente aumento delle importazioni estere. Fattori che provocherebbero una riduzione della qualità dei prodotti finali ed un aumento dei costi di produzione per l’allevatore.
Il settore agroalimentare nazionale vanta primati nelle produzioni di qualità, nella sostenibilità delle produzioni zootecniche e in termini di food-safety, con i produttori che da anni si impegnano nel rispetto di buone prassi agricole volte a ridurre il rischio di contaminazione da micotossine.
A fronte di tali considerazioni, il Ministero ha accolto le nostre obiezioni e preoccupazione, con l’impegno di farsi promotore delle nostre istanze presso le sedi europee e impegnarsi a stringere alleanze con gli altri Stati membri, in vista delle prossime discussioni.

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