“Un atto di responsabilità” così Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, commenta il disegno di legge in approvazione oggi in Consiglio dei Ministri, che metterà al bando in Italia i cibi sintetici. “Una legge prima al mondo che vieterà la possibilità di commercializzare e produrre in laboratorio gli alimenti di cui ci nutriamo – prosegue il consigliere – e che rappresenta un gesto di responsabilità prima di tutto nei confronti del consumatore e non solo delle tantissime aziende agricole e della trasformazione italiane che ogni giorno lavorano mettendo in pratica un know how modello di alta qualità, sicurezza e sostenibilità”. “Parliamo di alimenti che per millenni non hanno mai fatto parte della dieta dell’uomo – aggiunge Scordamaglia – e i cui effetti a lunga scadenza potrebbero essere estremamente dannosi per l’organismo umano”. “Da qui la necessità di attendere studi scientifici e valutazioni molto prolungate – dice il consigliere – e non certo passare attraverso la procedura semplificata di approvazione dei novel food come l’Efsa penserebbe di fare”. “Mezzo milione di italiani hanno firmato contro il cibo sintetico – ricorda Scordamaglia – ora siamo davanti a una scelta importante che mette gli italiani al riparo da rischi oggi del tutto ignoti e non si usi la scusa dell’ambiente perché non c’è niente di sostenibile nel spezzare il legame con la terra nell’atto di produrre cibo ”. “Finalmente una presa di posizione forte e concreta – conclude Scordamaglia – che ostacola il monopolio di quelle quattro o cinque multinazionali che pensano di poter preparare in laboratorio il cibo e controllare così il futuro dell’alimentazione globale”.