UE: aggiornamento sui principali dossier europei
Nel corso dell’ultima Plenaria svoltasi a Strasburgo dal 22 al 25 aprile in vista delle elezioni europee, il Parlamento europeo ha espresso la sua posizione su importanti dossier che ci hanno visti impegnati negli ultimi mesi a tutela dell’intera filiera agroalimentare nazionale.
Misure temporanee di liberalizzazione di prodotti importati dall’Ucraina
Il Parlamento europeo ha votato a favore del regolamento che
“In Europa si cambia pagina”
Di Yves Madre – Presidente Farm Europe
Introduzione di Lugi Scordamaglia, Presidente Eat Europe
Eat Europe nasce a Bruxelles poco più di un anno fa con l’obiettivo di innovare la rappresentanza, dando voce a tutti i soggetti della filiera, permettendo loro di ritrovarsi attorno allo stesso tavolo e di promuovere una visione del cibo quale espressione di identità, territori, cultura, legame
Olio di oliva – Filiera Italia: “12 euro al litro non solo accettabile, ma cifra giusta”
Ridurre le diseguaglianze crescenti del potere di acquisto in Italia e respingere offerte al ribasso che massacrano la filiera
CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA SUL RISO, IL PARLAMENTO UE BLOCCA I NEGOZIATI
ll Parlamento europeo rimanda il negoziato a dopo le elezioni del nuovo Parlamento. Necessario tutelare l’intera produzione europea con la clausola di salvaguardia automatica e impedire importazioni incontrollate.
PIANO TRANSIZIONE 5.0 GREEN E DIGITALE: 6,3 MILIARDI PER GLI INVESTIMENTI DELLE IMPRESE
Per la transizione digitale e green sono disponibili 13 miliardi a favore delle imprese nel biennio 2024/2025. Nell’ambito del piano REPowerEU è in vigore, infatti, dallo scorso 2 marzo la misura del Piano Transizione 5.0 con risorse che ammontano a 6,3 miliardi finalizzata a supportare e incentivare le imprese che nel biennio 2024-2025 effettuano nuovi investimenti per realizzare progetti innovativi
UE-UCRAINA, CON LA CLAUSOLA SALVAGUARDIA MAGGIORI GARANZIE PER LE FILIERE EUROPEE
Solidarietà verso l’Ucraina ma tutela della produzione agricola europea dalle speculazioni di mercato. È stata estesa la clausola di salvaguardia sulle importazioni dall’Ucraina ad una più ampia gamma di settori, dai cereali al miele, ed ampliato il periodo di riferimento includendo nelle annualità anche l’anno precedente all’attivazione delle misure di liberalizzazione (2021 – 2022 – 2023).
Prosegue infatti l’iter normativo
UE: FILIERA ITALIA, L’ACCORDO PER LO STOP SUL LAVORO FORZATO TUTELA L’INTERA FILIERA AGROALIMENTARE
“Il divieto di importazione da Paesi terzi di prodotti ottenuti attraverso lo sfruttamento del lavoro è un passo importante di tutela e salvaguardia dell’intera filiera agroalimentare – dalla produzione agricola, all’industria ed i consumatori – dalla concorrenza sleale”, ad affermarlo è Luigi Scordamaglia, Amministratore delegato di Filiera Italia, alla luce dell’accordo raggiunto tra Consiglio Ue e Parlamento sul Regolamento Ue
TECNICHE DI EVOLUZIONE ASSISTITA (TEA): SEMAFORO VERDE DAL PARLAMENTO EUROPEO MA ANCORA BLOCCO AL CONSIGLIO UE SULLA BREVETTABILITA’
Primo importante step nel Parlamento europeo che ha approvato lo scorso 6 febbraio la relazione sulle Tecniche di evoluzione assistita (Tea). Un risultato tangibile del lavoro svolto come intera filiera agroalimentare italiana negli ultimi anni a Bruxelles. Un tema su cui ci siamo spesi molto sottolineando con chiarezza e a tutti i livelli come la genetica green sia assolutamente diversa
<strong>CIBO DI LABORATORIO: DAL NO ITALIANO ALLO STOP IN EUROPA</strong>
Se Filiera Italia e Coldiretti non avessero strappato il velo su un “business” che stava crescendo nel mondo nel più assordante silenzio, il rischio sarebbe stato che il cibo prodotto in laboratorio sarebbe spuntato anche nell’Unione europea mettendo in crisi un sistema produttivo che ha reso grande il cibo italiano sano e di qualità. Per fermare questa deriva sono state
LE AZIONI A SOSTEGNO DEL MADE IN ITALY E DELLA FOOD SECURITY ALL’ESTERO
Sguardo aperto sul mondo. Filiera Italia e Coldiretti portano avanti un nuovo modello di internazionalizzazione giocato su più tavoli. Da un lato una presenza diretta sempre incisiva presso le istituzioni europee e un presidio costante dei principali appuntamenti fieristici nazionali e internazionali per difendere e valorizzare il Made in Italy in ambito commerciale e legislativo, dall’altro la cooperazione con il